Tour delle 5 isole più belle della laguna di Venezia!

Un viaggio a Venezia può essere sorprendente, soprattuto allontanandosi dalle solite mete per scoprire cos'altro offre la laguna: un tour delle cinque isole più belle!

Venezia è una città meravigliosa attraversata dall’acqua e ricca di spazi dedicati all’arte, ma molti sottovalutano che nella sua laguna ospita cinque isole altrettanto meravigliose e da visitare a tutti i costi: Murano, l’isola del vetro; Burano, l’isola dei merletti; Torricello, l’isola campestre; l’Isola Di San Michele, cimitero degli artisti e degli scrittori, e in fine l’Isola di Sant’Erasmo, l’orto di Venezia.

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1- Burano

La prima isola venziana di cui si parla è Burano, isola regina della lavorazione artistica dei merletti.

Appena arrivati sull’Isola di Burano ci si sofferma a guardare le meravigliose e variopinte facciate delle case del posto, brillanti e vivaci, presenti su tutta l’isola. La leggenda vuole che in passato i pescatori avessero colorato le loro case per differenziarle le une dalle altre e poter riconoscere la propria anche da lontano, ritornando dal mare dopo la pesca.

Camminando per gli scorci e le stradine, ci si sofferma spesso ad ammirare le donne e gli uomini che nelle piccole botteghe dell’isola lavorano ad uncinetto: quest’arte caratterizza l’isola da secoli, viene tramandata di generazione in generazione.

Si dice che i merletti siano arrivati sull’isola grazie a delle Sirene: Nicolò, un giovane e aitante pescatore del posto, era innamorato della sua sposa al punto che nonostante avesse una folla di donne a volerlo, aveva occhi solo per la sua amata Maria; una notte, mentre stava pescando, si ritrovò circondato dalle Sirene che provavano in tutti i modi a persuaderlo e incantarlo con la loro voce ma lui, innamorato solo di Maria, resistette alle Sirene e ricevette in dono da loro un ricamo “creato con la schiuma del mare”. Nicolò lo regalò alla sua sposa il giorno del matrimonio, Maria ne fu felicissima e e lo ricreò per anni, dando così inizio all’arte del ricamo caratteristico dell'Isola di Burano.

Burano non è conosciuta solamente per i suoi merletti, ma anche per i suoi buonissimi biscotti chiamati Bussolà o Bussolai.
Questi biscotti sono nati come dolci per i pescatori e sono più tardi diventati dolci tipici del Carnevale: hanno una forma a ciambella o ad S: si seccano e induriscono molto difficilmente e profumano moltissimo, tanto che spesso venivano persino usati per profumare i cassetti della biancheria.

2 - Isola di Torcello

La seconda tappa è dedicata all'Isola di Torcello, piccola isola non lontana da Burano, che non ha nulla a che fare con le altre isole: è infatti immersa nella campagna e nel silenzio, anche perché gli abitanti sono una quindicina e difficilmente si riescono ad incrociare nella permanenza sull’isola.

L'Isola di Torcello non dispone di un solo alloggio dove poter passare la notte, ma conta invece uno dei migliori ristoranti di Venezia.

Tra i luoghi da visitare sull'Isola di Torcello c’è sicuramente la Basilica di Santa Maria Assunta: costruita nell’Alto Medioevo, la basilica è caratterizzata dal meraviglioso Giudizio Finale all’interno della facciata principale e dal meraviglioso portico che si affaccia sulla Chiesa di Santa Fosca.

Davanti alla Basilica si trova un trono di pietra che si narra sia appartenuto ad Attila, Re degli Unni meglio conosciuto come “Flagello di Dio” a causa della sua immensa ferocia: il trono in pietra in realtà risale al V secolo e con Attila non ha nulla a che fare, in quanto il viaggio degli Unni in italia di fermò ad Aquileia (Udine); il trono venne utilizzato da tutti i governatori dell’isola durante le numerose riunioni di consiglio e le amministrazioni di giustizia.

3 - Murano

La terza isola consigliata è la famosissima Murano, l’isola dedicata all’arte della lavorazione del vetro per crearne sculture meravigliose o piccoli oggetti estremamente preziosi e ricchi di dettagli.

L’isola di Murano si trova molto vicina al centro storico di Venezia ed è raggiungibile in vaporetto o con escursioni guidate.

Lungo tutta la visita dell'Isola di Murano è possibile vedere piccole botteghe di artigiani che vendono le loro lavorazioni in vetro, ma entrare in una bottega che crea questi capolavori è un’esperienza unica e impagabile: l’artigiano scioglie il vetro in una fornace enorme chiamata crogiolo, lo "levada" (ovvero preleva) incandescente dal crogiolo aiutandosi con una canna da soffio, un bastone di ferro forato nella lunghezza, che gli permette di poter soffiare e modellare l’enorme bolo di vetro facendolo roteare e raffreddare su un bronzin, una piastra di ferro o di marmo.

Le lavorazioni dell'Isola di Murano sono ormai conosciute e sparse in tutto il mondo: Gaudì decise di commissionare alla nota Fornace Orsoni i vetri da usare per i mosaici da inserire nella Sagrada Familia a Barcellona, dopo esser stato abbagliato dal mosaico di oltre 3.000 pezzi di Angelo Orsoni, proprietario di allora della fornace, esposto alla mostra del 1889 a Parigi.

4 - L’Isola di San Michele

La penultima tappa si svolge nell’Isola di San Michele, isola nella quale non tutti fermano: in questo luogo riposano alcuni tra i più grandi artisti musicali, ad esempio Igor' Fëdorovič Stravinskij, e grandi della letteratura, come Iosif Brodskij ed Ezra Pound.

San Michele non è altro che un monastero dedicato al Santo, affiancato ad un grande giardino nel quale giacciono i defunti e da un piccolo chiostro.

Una leggenda dell'Isola di San Michele narra che la religiosa Suor Vittoria Gregoris, sul letto di morte, abbia detto che a distanza di sei anni dalla sua sepoltura, nel momento in cui l’avrebbero riesumata, il suo corpo non sarebbe mai stato trovato e così fu davvero: nella sua tomba vennero trovati solamente un rosaio e le sue vesti, ma non ci fu traccia né di ossa, né del suo corpo.

5 - Isola di Sant’Erasmo

L'ultima ma non per importante, tra le isole della Laguna veneta troviamo Sant’Erasmo, isola non inserita tra le mete dei tour e delle escursioni turistiche e molto preziosa per i veneziani in quanto rappresenta un vero e proprio “orto a chilometro zero”.

Quest’isola veneziana è un orto a tutti gli effetti: i veneziani passano da qui per comprare principalmente verdura a foglia verde, carciofi e cavolfiori.

Per raggiungere l’isola di Sant’Erasmo ci vuole circa un’ora in vaporetto o in barca, ma per chi non frequenta l’isola tutti i giorni ne vale la pena: oltre alla verdura si può comprare del buon vino e si possono noleggiare delle biciclette per girare i perimetri dell’isola ed esplorare le forticazioni lungo la costa.

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