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Torino, tra passato e futuro: i 5 musei da non perdere!

 Torino, tra passato e futuro: i 5 musei da non perdere!

Torino è da sempre considerata una delle città italiane più attente al mondo dell’arte, del cinema e della cultura: tra passato e futuro, ecco i 5 musei da non perdere!

Torino città d'arte, di cultura e di storia, antica capitale del regno sabaudo, angolo d'Italia romantico e allo stesso tempo dinamico. Torino si esprime nelle sue diverse e colorate sfumature tra pezzi preziosi di storia antica e affascinante ed esempi di un'architettura moderna che rapisce gli occhi e l'anima.

Secondo il pittore Giorgio De Chirico

Torino è la città più profonda, più enigmatica, più inquietante, non d’Italia ma del mondo.

Ecco i 5 musei più belli di Torino, che rendono giustizia a questa definizione.

Il bel tempo è arrivato e con lui la voglia di viaggiare: le gite fuori porta sono il miglior modo per visitare luoghi non troppo lontani ma spesso poco conosciuti. Noi del team Vip Limousine possiamo aiutarti a vivere giornate culturali assolutamente rilassanti, senza doversi preoccupare degli spostamenti a lungo raggio.

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1 - Museo Egizio

5 musei di Torino: Museo egizio A partire dalla sua fondazione (1824), il Museo Egizio ha avuto sede nel palazzo denominato “Collegio dei Nobili”, costruito su disegno di Michelangelo Garove dal 1679, in cui furono esposte le prime antichità della collezione Drovetti, acquistate dal re Carlo Felice.

Il Museo Egizio di Torino è il più grande al mondo dopo quello principale situato a Il Cairo: con il restauro della struttura si è passati da 6.400 a 10mila metri quadrati di superficie espositiva, partendo dalla parte sotterranea fino ad arrivare al quarto ed ultimo piano dell’edificio.

L’edificio del Museo Egizio di Torino, grazie ad interventi di Giuseppe Maria Talucchi e Alessandro Mazzucchetti, fu ampliato e adeguato alla nuova destinazione d’uso nella seconda metà dell’800. Già nel 1832, comunque, il Museo Egizio di Torino aprì al pubblico.

Nel corso dell’800 il Museo Egizio acquisì anche alcune collezioni minori da privati o tramite scambi con altri musei. Inoltre tra gli scavi importanti degli anni ’30 ci fu l’opera di ricomposizione del tempietto rupestre di Ellesiya donato dal Governo Egiziano in riconoscimento dell’aiuto italiano nel salvataggio dei templi nubiani minacciati dalle acque della diga di Assuan.

Negli anni '80 si riscontrò la necessità di riprogrammare il percorso di visita del Museo Egizio di Torino, in quanto furono creati nuovi spazi adibiti ad esposizioni: al piano terreno è stata recuperata un’ampia sala destinata a accogliere le antichità dell’Età Predinastica e dell’Antico Regno.

In occasione dei Giochi Olimpici invernali del 2006, svoltisi a Torino, la sala adibita all’esposizione delle statue è stata ripensata dallo scenografo pluripremiato Dante Ferretti: il suo progetto è stato sviluppato ed allestito, denominato 'Riflessi di pietra’ perchè caratterizzato dalle installazioni di particolari faretti a luce soffusa.

Nelle sale del piano terra del Museo Egizio di Torino sono esposte le sculture più suggestive delle collezioni: sfingi, sarcofagi, tavole da offerta, elementi architettonici, ma soprattutto statue monumentali che mostrano alcuni dei più importanti e famosi faraoni e divinità: all'interno dello Statuario sono infatti presenti i re Thutmosi III, Amenofi II, Tutankhamon, Horemheb, Ramesse II, Sethi II: figure colossali molte delle quali alte più di 5 metri.

2 - La Mole Antonelliana e il Museo del Cinema

Da sempre simbolo di Torino, la Mole Antonelliana ospita il Museo Nazionale del Cinema: perfetta fusione di arte, cultura, svago e architettura che nei suoi 167 metri di altezza racchiude l’arte cinematografica che ha caratterizzato l’Italia e non solo.

Il Museo del Cinema di Torino non è sempre stato qui, ma vi è giunto dopo varie vicissitudini che hanno visto i beni raccolti dalla storica e collezionista Maria Adriana Prolo, a cui oggi è intitolata la fondazione del museo, spostarsi prima a Palazzo Chiablese, dove venne inaugurato, poi presso il Cinema Massimo ed infine dal luglio 2000 nei locali della Mole Antonelliana. L’edificio in sé è un’attrazione architettonica molto interessante da visitare, essendo stato per lunghi anni l’edificio più alto d’Europa costruito solamente in muratura. Tuttavia attualmente non è più esattamente così: a causa di problemi strutturali che ne mettevano a rischio la stabilità, nel corso del ‘900 la Mole Antonelliana di Torino è stata rinforzata utilizzando imponenti pilastri di cemento armato e travi d’acciaio.

Una delle bellezze della visita a questo museo è proprio la possibilità di salire sulla Mole Antonellian, per godere di una vista panoramica incredibile su Torino. Ma questo avviene al termine della visita.

La Mole Antonelliana di Torino è sempre nelle nostre tasche, in quanto rappresentata sulle monete da 2 contesimi, e questo ci fa capire a quanto tempo fa risalga la sua costruzione.

Fu progettata da Alessandro Antonelli su commissione della comunità ebraica di Torino che voleva una imponente sinagoga. Rischiò di non essere completata a causa dei costi elevatisi nel corso d'opera, e fu conclusa solamente nel 1889 e acquisita dal Comune di Torino che ne cambiò la destinazione e la trasformò in Monumento al Re come Museo del Risorgimento, che qui ebbe la sua prima sede. Dopo i lavori di consolidamento strutturale, l'edificio passò in gestione ai Musei Civici di Torino, che hanno dato vita ufficialmente al Museo Nazionale del Cinema.

Il Museo del Cinema di Torino si divide in tre sezioni.

  • La prima sezione ospita documenti e oggetti che raccontano l'evoluzione del cinema e del museo stesso;
  • La seconda sezione si chiama "Aula del Tempio" e si trova nella parte centrale della Mole Antonelliana. Qui potete sedervi su comode poltrone con altoparlanti incorporati e guardare interessanti filmati storici. Da questo punto potrete ammirare con i vostri occhi l'altezza e l'eleganza della Mole Antonelliana di Torino. Attorno alla rampa di scale che porta ai piani superiori, si possono osservare fotografie di volti noti del cinema;
  • La terza sezione del museo si organizza attorno all'Aula del Tempio. Qui ci sono diversi padiglioni per ogni genere cinematografico, come fantascienza, horror, film d'avventura e d'animazione. Potrete fare un giro all'interno di ciascun padiglione e scattare originalissime fotografie accanto ai manichini e agli oggetti di scena dei diversi film. Inoltre si possono effettuare percorsi didattici davvero divertenti.

Nel corso dell’anno il Museo del Cinema di Torino gestisce e organizza inoltre tre Festival cinematografici di rilevanza internazionale, come il Torino Film Festival, CinemAmbiente e GLBT Film Festival “Da Sodoma a Hollywood”.

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3 - Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli

In una struttura sospesa sul tetto del Lingotto di Torino, sede della prima grande fabbrica della Fiat, è aperta al pubblico in via permanente la collezione di opere d’arte appartenute all’Avvocato Giovanni Agnelli e a sua moglie Marella.

La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli rappresenta il momento finale dell’oltre ventennale processo di trasformazione del Lingotto, l’edificio che mantiene la grandiosità e la forza della fabbrica automobilistica progettata da Giacomo Mattè Trucco.

Lo “scrigno”, come lo chiama Renzo Piano che l’ha progettato, accoglie 25 straordinari capolavori (ventitre quadri e due sculture) che spaziano dal Settecento alla metà del Novecento.

Tra le opere in mostra si possono ammirare una raccolta unica in Italia di sette tele di Matisse, un dipinto di Balla del 1913 sul tema della velocità dell’automobile, capolavori di Severini, Modigliani e Tiepolo.

La collezione comprende anche preziose testimonianze dell’arte veneta: sei straordinarie vedute di Venezia dipinte da Antonio Canal, detto il Canaletto, e due vedute di Dresda di Bernardo Bellotto, di tale precisione che servirono da modelli per la ricostruzione della città dopo la seconda guerra mondiale.

Non mancano opere di Picasso, una del periodo blu e l’altra del periodo cubista, e testimonianze impressioniste di Renoir e di Manet. Infine, due statue in gesso di Antonio Canova, la Danzatrice con dito al mento e la Danzatrice con mani sui fianchi.

Al di sotto dello scrigno, la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli si sviluppa su altri cinque piani, in cui sono ospitate le esposizioni temporanee, una sala di consultazione dedicata al tema del collezionismo, un centro didattico per l’arte, gli uffici e un bookshop.

“Era da parecchio tempo che il nonno pensava di fare qualcosa per la sua città, qualcosa che dicesse quanto è forte il suo legame con questa terra.
E questa volta voleva farlo lui personalmente, alla sua maniera, con qualcosa che duri nel tempo e sia capace di rafforzare la visibilità e il prestigio internazionale di Torino.
L’esposizione non parla solo della loro passione per l’arte. Dice anche molto sulla loro idea del bello e su come loro lo osservano e ne traggono piacere.
È, anche questo, un modo di comunicare che credo renda ancora più interessante, più viva, più affascinante la visita”.

Dal discorso di John Elkann durante la conferenza stampa di presentazione della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, tenutasi a Torino il 19 settembre 2002.

L’Avvocato per tutti gli italiani è il soprannome del leggendario proprietario Giovanni Agnelli, il cui stile inconfondibile lanciò la moda di indossare l’orologio sopra il polsino. Oltre a essere imprenditore e politico illuminato, aveva un debole per le vedute di Canaletto, e infatti sei sue opere sono esposte qui.

Prima di andarvene, fate un salto sulla pista di collaudo, inclusa nel biglietto, è quasi superfluo consigliarlo: pensate solo al panorama sulle Alpi che si vede da lì!

4 - Museo Nazionale dell’Automobile

5 musei di Torino: Museo Nazionale dell'automobileA Torino si respira spirito moderno, veloce e sempre all'avanguardia, nè è un esempio il Museo dell’Automobile, anche detto Mauto. Riaperto dopo una rimessa a nuovo nel 2012 è la ciliegina sulla torta in una città che è uno degli headquarter per l’industria dell’automobile in Italia.

Il Museo dell’Automobile nasce nel 1932 da un’idea di due pionieri del motorismo nazionale, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia (primo Presidente dell’Automobile Club di Torino e tra i fondatori della Fiat).

Rappresenta uno tra i più antichi Musei dell’Automobile del mondo. Il Consiglio di Amministrazione fece in modo di intitolarne il nome al creatore Carlo Biscaretti di Ruffia: il Museo dell’Automobile veniva poi solennemente inaugurato il 3 novembre 1960.

L'obiettivo del Museo dell’Automobile è quello di raccontare la storia dell’automobile concepita non come solo mezzo di trasporto: le automobili sono contestualizzate nel periodo in cui sono vissute e rispetto agli avvenimenti che hanno segnato la storia del ‘900.

Il Museo dell’Automobile conta una delle collezioni più rare ed interessanti nel suo genere, quasi 200 automobili originali, dalla metà dell’800 ai giorni nostri, di oltre ottanta marche diverse, provenienti dall’Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Spagna, Polonia e Stati Uniti.

Il biglietto d’ingresso del Museo dell’Automobile è un gettone per le montagne russe in un viaggio emozionante su tre piani con più di 9.000 metri quadri di esposizione ed esemplari provenienti da otto Paesi.

Il primo piano è una riflessione critica su temi caldi dell’attualità come il traffico, l’inquinamento e una riproduzione di tutte le vetture italiane che hanno partecipato ai grandi circuiti internazionali.

Il secondo piano è invece dedicato alla storia con pezzi, unici e rari, che vanno da una Peugeot del 1894 a Rolls-Royce del 1914 a una Ferrari ovviamente rossa del 1980, con alcuni outsider che fanno sorridere come i furgoncini Volkswagen e FIAT 500 con verniciature peace & love. Il piano terra è riservato al design, con prototipi visionari e le interviste ai più grandi disegnatori contemporanei.

Se non amate le macchine non preoccupatevi, amerete ugualmente questo museo torinese!

5 - Juventus Museum

5 musei di Torino: Juventus MuseumOltre 100 anni di storia e trionfi bianconeri in un’esposizione di trofei, maglie dei giocatori, annuari e lo storico quaderno che attesta la fondazione: tutto questo e molto altro è raccolto nello Juventus Museum o J-Museum, una storia che inizia nel 1897 e si snoda attraverso vittorie e avvenimenti che hanno segnato le epoche culturali di una nazione intera.

Lo Juventus Museum è stato inaugurato a maggio 2012: nasce come un’evoluzione tecnologica del tradizionale concetto museale e si propone come un’esperienza unica e indimenticabile, dove si racconta come la Juventus non sia solo un fenomeno calcistico, ma una presenza forte e significativa nella vita quotidiana del nostro Paese e un simbolo nel mondo intero.

Lo Juventus Museum, realizzato dallo studio Camerana&Partners, in collaborazione con lo Studio Dedalo, un gruppo di specialisti di progettazione museale, è situato nel comparto Est dello Juventus Stadium, rappresenta per la società il completamento di un progetto che ha ricevuto grandi consensi e che, numeri alla mano, è diventato anche un polo di interesse, non solo in occasione delle partite, ma anche nel resto della settimana.

Lo Juventus Museum si snoda per un’area di 1.500 metri quadrati ed è interamente bilingue, con possibilità di fruizione autonoma dei diversi contenuti multimediali. L’intero spazio espositivo è stato concepito come un percorso storico, culturale e multimediale in cui cimeli, testimonianze e trofei possono non solo essere ammirati ma anche vissuti a 360°, grazie a contributi audio e video e a un contesto molto suggestivo. L’utente non visita semplicemente lo Juventus Museum, ma può scoprire, interagire, creare autonomamente il proprio percorso all’interno della storia della Juventus e in questo modo sarà anche invogliato a ritornare.

Lo Juventus Museum è suddiviso in due aree differenti, sia a livello spaziale, sia concettuale, che fanno immergere il visitatore nella storia del Club e nel valore della squadra nella vita quotidiana.

Toccare con gli occhi le divise originali di leggende come Del Piero, Nedved, Trezeguet, Conte, Platini, Zidane, Zoff, Scirea  è un’emozione che fa battere il cuore.. anche a chi non ce l’ha bianconero.

Lo Juventus Museum si conferma tra i musei più visitati d’Italia, ed è nella classifica dei 50 musei più visitati in Italia nel 2017, tagliando perfino il traguardo di un milione di visitatori!

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