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Cosa vedere a Trieste: i luoghi più belli da scoprire!

 Cosa vedere a Trieste: i luoghi più belli da scoprire!

Capitale europea della scienza nel 2020, città di mare e vento, caffé e scrittori. Scopriamo quali sono le 8 cose da non perdere a Trieste con Vip Limousine.

Per la sua posizione geografica, Trieste è sempre stata un crocevia di culture e religioni. Città di frontiera e sintesi dei caratteri mitteleuropeo e mediterraneo, ha dato ospitalità a svariate comunità straniere e minoranze etniche che hanno contribuito ad arricchirla culturalmente: forse è proprio il suo clima dinamico e vitale che ha nutrito i numerosi artisti e intellettuali che l’hanno popolata, tra cui lo scrittore irlandese James Joyce.

Nel 2020 Trieste sarà la capitale europea della scienza, ma per il momento gode la fama di essere la città del vento, dei caffè storici, e dei moltissimi musei. È da sempre una città multiculturale che si distingue anche per la ricerca universitaria portata avanti dalla SISSA, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati.

Ma molte altre sono le cose da vedere a Trieste, ecco qualche esempio!

Vip Limousine, NCC Milano, è sempre con te! Che si tratti di un viaggio di lavoro o di piacere, saremo disponibili 24h su 24 per ascoltare i tuoi desideri e trasformarli in realtà creando un itinerario personalizzato perfetto per le tue esigenze. Non aspettare a contattarci, ti verremo a prendere con la vettura che preferisci in stazione o in aeroporto e ti porteremo a Trieste per iniziare il tour studiato per te!

1 - Piazza Unità e Molo Audace

Cosa vedere a Trieste: Piazza Unità e Molo Audace

Ripercorrendo tutti i nomi che questa grande piazza ha avuto nel corso dei secoli si intuisce subito la travagliata storia di Trieste: terra di confine da sempre contesa.

Nata come Piazza San Pietro per la presenza di una piccola chiesa, divenne poi Piazza Grande e solo nel 1918 venne chiamata per la prima volta Piazza Unità.

Subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e il ritorno all’Italia del “Territorio libero di Trieste“, prese il nome definitivo di Piazza Unità d’Italia. I triestini si vantano che sia la più grande piazza affacciata sul mare in Europa.

Da sinistra verso destra troviamo: Palazzo della Luogotenenza austriaca sede della Prefettura, Palazzo Stratti con il famoso Caffè degli Specchi, Palazzo Modello sede del Municipio, Palazzo Pitteri (il più antico della piazza), l’albergo in Palazzo Vanoli e il Palazzo della Regione di proprietà della compagnia di navigazione Lloyd Triestino.

Nella piazza è presente la Fontana dei Quattro Continenti costruita tra il 1751 e il 1754: le figure sono un’allegoria dei quattro continenti allora conosciuti (Europa, Asia, Africa e America).

Davanti alla piazza si snoda il Molo Audace che prende il nome dalla prima nave che riuscì ad entrare nel porto di Trieste dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e la conseguente annessione all’Italia.

La rosa dei venti in bronzo presente sul molo è stata ottenuta dalla fusione di una nave austriaca affondata dalla flotta Italiana.

2 - Canal Grande, Ponte Rosso e Statua di James Joyce

Cosa vedere a Trieste: Canal Grande, Ponte Rosso e Statua di James Joyce

Un’altra delle attrazioni più importanti di Trieste è sicuramente il Canal Grande: uno dei luoghi simbolo della città e fungeva in passato per far arrivare le merci nel porto via acqua.

Il Canal Grande, nel cuore di Trieste e al confine tra il Borgo Giuseppino e il Borgo Teresiano, è navigabile e venne realizzato nella seconda metà del XVIII secolo. Rappresenta ancora oggi il cuore pulsante della città di Trieste e al tempo stesso una perfetta immagine della sua storia passata e recente.

Sul canale, che sottolinea lo stretto legame di Trieste con il mare, affacciano diverse Chiese che ricordano i diversi culti presenti in città.

Il canale è attraversato da due ponti: il ponte Verde ed il ponte Rosso, sul quale è possibile incontrare James Joyce, o, meglio, la statua che lo raffigura mentre passeggia, mentre Piazza Hortis ospita quella di Italo Svevo, in bronzo.

In Via San Nicolò è presente una statua dedicata ad Umberto Saba, triestino di nascita come Svevo.

Sul canale, inoltre, si affacciano alcuni dei più bei palazzi triestini, come Palazzo Gopcevic e Palazzo Carciotti rispettivamente dimore di alcune storiche famiglie della città.

Non tutti sanno che nell'angolo della banchina sotto il ponte Rosso è ancora visibile, se si guarda attentamente, un igrometro scolpito nella pietra e graduato in piedi e pollici parigini. Lo zero di questo igrometro è noto nel mondo scientifico come lo "Zero Ponte Rosso".

La mia anima è a Trieste. (James Joyce)

3 - Il Castello di Miramare

Cosa vedere a Trieste: Il Castello di Miramare

Nido d’amore costruito in vano”: così Giosuè Carducci chiama il Castello di Miramare. Questo fu voluto nel 1850 dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per farne la dimora insieme alla consorte Carlotta del Belgio.

Affacciato sul mare e con grandi spazi verdi, era l’ideale per l’Arciduca, esperto uomo di mare e amante della botanica.

Miramare però non divenne mai il nido d’amore della coppia reale perché Massimiliano venne presto ucciso in Messico.

Carlotta, addolorata per la perdita, visse nel vicino castelletto per qualche anno fino a quando si trasferì in Belgio.

Lo stile eclettico del palazzo che unisce elementi gotici, rinascimentali e medievali riesce ad affascinare tutti i visitatori.

Al piano terra ci sono gli appartamenti di Carlotta e Massimiliano, mentre al primo piano si trovano gli appartamenti degli ospiti.

L’immenso parco è oggi uno dei luoghi preferiti dai triestini che lo usano per fare passeggiate, correre, prendere un po’ di sole.

La cosa ideale sarebbe arrivare a Miramare attraverso il lungomare di Barcola che, direttamente dal centro, porta al Castello Miramare.

4 - La Cattedrale di San Giusto

Cosa vedere a Trieste: La Cattedrale di San Giusto

La Cattedrale di San Giusto è la chiesa più importante di Trieste e si trova sull’omonimo colle che domina la città.

La chiesa rappresenta il risultato dell’unione della Chiesa di Santa Maria e di quella dedicata a San Giusto, avvenuta tra il 1302 e il 1320.

La facciata lineare è impreziosita da un grande rosone gotico e da un grande portale centrale con elementi di una stele funeraria romana.

La lapide posta sopra la porta ricorda il bombardamento austro-inglese del 1813 contro le truppe napoleoniche che si nascondevano nel vicino Castello.

Diverse palle di cannone sono visibili nel muro del campanile, che racchiude anche i resti di un tempio romano e un’edicola con la statua di S. Giusto.

L’interno è a cinque navate con splendidi affreschi di scuola veneziana. Anche la navata centrale è decorata con un mosaico (Cristo fra i Ss. Giusto e Servolo) della fine del sec. XIII.

A sinistra della Cattedrale di accede al Battistero e al Museo con il Tesoro che comprende anche “l’alabarda di S. Sergio” portata a Trieste dai reduci della prima Crociata.

5 - La Risiera di San Sabba a Trieste

 

Potrebbe sembrare una scelta insolita inserire un campo di concentramento fascista in un itinerario turistico. 

Ma se è vero che il viaggio è scoperta e consapevolezza del passato, chiunque passi da Trieste dovrebbe visitare la Risiera di San Sabba: è un ex campo di smistamento nazista, uno dei pochi al di fuori di Polonia e Germania.

Stabilimento per la pilatura del riso dal 1913 al 1943 dopo l’8 settembre (armistizio) i nazisti lo trasformarono in campo di prigionia per la deportazione e l’eliminazione con le armi, o con il forno crematorio, di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei.

Più di 3.500 persone furono uccise e 8.000 deportate nei campi di sterminio del Nord Europa. La ciminiera e il forno furono fatti esplodere dai nazisti nel disperato tentativo di occultare il loro crimine, ma la loro presenza è stata testimoniata dai sopravvissuti.

La Risiera oggi è un Museo in cui i nomi delle varie sezioni ricordano la terribile funzione di questo luogo: la “Cella della morte“, le “micro-celle“, dove le persone venivano stipate come animali, la “Sala delle Croci”.

6 - Il Faro della Vittoria

Cosa vedere a Trieste: Il Faro della Vittoria

Come ogni città di mare che si rispetti, anche Trieste ha il suo faro che dall’alto illumina il golfo ed il porto.

Il Faro della Vittoria è un monumento pieno di simboli, un ottimo luogo da cui guardare Trieste da una prospettiva diversa.

Costruito nel 1923, in pieno fascismo, commemora i marinai italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale, ma è evidente anche la celebrazione della vittoria italiana contro l’Impero Austro-Ungarico.

Il faro è costruito dove sorgeva una fortezza austriaca e l’ancora fissata nella pietra è quella dell’Audace: la prima nave cacciatorpediniere ad entrare nel porto di Trieste liberata.

Sul basamento troviamo l’iscrizione creata da Gabriele D’AnnunzioSplendi e ricorda i caduti sul mare“.

All’ingresso del faro ci sono due proiettili della corazzata Austro-ungarica Viribus Unitis affondata dalla Marina Italiana, la cui catena dell’ancora cinge l’aiuola alla base del faro.

In alto c’è la Vittoria Alata, statua di oltre sette metri che impugna una corona d’alloro nella mano destra e una fiaccola nella sinistra. Per proteggerla dal forte vento di Bora, è stata progettata con un complesso meccanismo interno che fa “sbattere” (impercettibilmente) le ali in modo da assorbire le raffiche di vento.

Subito dopo la statua c’è il faro, ancora oggi con il fascio luminooso più forte di tutto l'Adriatico.

7 - La Grotta Gigante

Cosa vedere a Trieste: La Grotta Gigante

Un’immensa cavità carsica che ha il primato mondiale per la sala naturale più grande al mondo è la Grotta Gigante di Trieste.

La natura ci ha messo oltre 10 milioni di anni per creare questo spettacolo naturale, ma da solo poco più di un secolo gli uomini l'hanno scoperta e hanno avuto la possibilità di visitarla. Scoperta per caso nel 1890, solo nel 1908 fu apprezzata dai primi visitatori turistici.

Si entra da una porta naturale e si comincia a scendere fino alla Grande Galleria, posta a circa 80 metri di profondità. La galleria è formata da un unico vano, di 98,50 metri di altezza, 167,60 di lunghezza e 76,30 di larghezza.

Nella sala colorata di infinite sfumature sono presenti stalagmiti, stalattiti e colate di carbonato di calcio depositato dall’acqua piovana. La stalagmite più imponente è la Colonna Ruggero, alta 12 metri.

Al centro della caverna si trova la stazione di ricerca geofisica dell’Università degli Studi di Trieste per lo studio dei movimenti della crosta terrestre.

Si risale attraverso il Sentiero Carlo Finocchiaro per raggiungere un Belvedere a 95 metri d’altezza da cui si gode una vista straordinaria.

8 - Il Tram di Opicina

Cosa vedere a Trieste: Il Tram di Opicina

Il Tram di Opicina è un piccolo gioiello che permette di vedere uno dei panorami più belli di Trieste, quello dall’Obelisco, che si trova nell’omonima frazione.

Da 110 anni il Tram di Opicina o de Opicina come lo chiamano i triestini, sfreccia per il centro di Trieste e sale fino all’altezza di 348 metri sulle alture del Carso che sovrastano la città.

Il viaggio inizia lentamente in Piazza Oberdan, ma subito dopo la salita comincia a farsi interessante. Il consiglio è di scendere un po’ prima del capolinea di Opicina per godersi lo spettacolo dell’Adriatico visto dall’alto.

La fermata dell’Obelisco è consigliata per chi vuole passeggiare lungo la via Napoleonica, una strada panoramica che porta (dopo 4 km) al Santuario Mariano che, per la forma bizzarra, viene chiamato il "formaggino" dai triestini.

Chi decide di farsi a piedi gli ultimi tratti in salita può ricompensarsi sedendosi ai tavoli di una delle tante Osmizze, le trattorie spartane con pochi tavoli dove i contadini cucinano i piatti locali e vendono il vino autoprodotto. 

 

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